La ricerca sul maladaptive daydreaming

Gli articoli scientifici sul Maladaptive Daydreaming

La ricerca scientifica sul maladaptive daydreaming

In questa pagina trovi lo stato dell’arte della ricerca scientifica in merito al maladaptive daydreaming.

La prima sezione è dedicata ai paper specifici sul MD, mentre la seconda sezione è rivolta agli studi sulle comorbidità.

Abbreviazioni:

MD = maladaptive daydreaming

MDer(s) = maladaptive daydreamer(s), ovvero persone che soffrono di maladaptive daydreaming

 Trova subito l’argomento che stai cercando:

Sezione 1 – La ricerca generale:

Le novità, i primi studi, la scala di valutazione

Sezione 2 – Le comorbidità:

2.1.MD e disturbi del neurosviluppo

2.2.MD e disturbi internalizzanti

2.3. MD e disturbo post traumatico da stress

2.4.MD e disturbi dissociativi

1. La ricerca generale

Le novità della ricerca 

In questa sezione è raccolta una nostra selezione dei paper scientifici recenti più rilevanti sul MD, scritti e pubblicati in inglese.

Particolarmente degno di nota è il paper della fine del 2022 nel quale il MD viene definito una forma di disturbo dissociativo dalla dottoressa Soffer-Dudek (per approfondire, leggi il focus sui disturbi dissociativi ed MD nel capitolo 2.4).

  • Soffer-Dudek, N. & Somer, E. (2022). Maladaptive daydreaming is a dissociative disorder: Supporting evidence and theory. In J.M. Dorahy (ed.) Dissociation and the Dissociative Disorders (2nd ed.). Taylor & Francis, pp 547-559.

Nel seguente paper viene analizzata la presenza di MD all’interno di un campione di utenti in Israele, in cui viene constatata anche la presenza di altri disturbi e l’importanza di distinguerli dal MD. 

In questo articolo troverete la classificazione del MD come patologia. 

Nell’articolo che segue, trovate la proposta di inserire il maladaptive daydreaming all’interno del manuale diagnostico DSM-V, uno dei manuali diagnositici più utilizzati da diverse figure professionali.
Vi troverete all’interno anche i criteri diagnostici, ossia la sintomatologia che presenta il MD e quali sono le differenze con altri disturbi.

Possiamo definire il prossimo articolo come una risposta di Eli Somer alla teoria pubblicata da poco, in cui si ipotizza che il fantasticare di per sé non abbia nulla di patologico, a meno che non entrino in gioco anche altri fattori, come la dipendenza.

  • Somer, E. (2013). From adaptive fantasy to dissociative psychopathology: On forms of daydreaming.

 

La validazione della Maladaptive Daydreaming Scale (MDs-16)

Questo è il test ufficiale per validare una diagnosi di maladaptive daydreaming sviluppata da Eli Somer e collaboratori.

Di seguito  potrete leggere invece, la validazione del test anche in Italia.

Nonostante l’articolo sia in inglese, la ricerca è stata  fatta in Italia per poter verificare l’efficacia del test su un pubblico diverso da quello originario.
In questo caso viene preso un campione di oltre 300 individui intervistati in collaborazione con il progetto Maladaptive Daydreaming Italia. 

I primi studi sul Maladaptive Daydreaming

Lo studio del 2002 di Somer citato di seguito è una pietra miliare: qui è stato infatti coniato il termine “maladaptive daydreaming” e grazie ad esso si è sviluppata tutta la ricerca successiva.

Inoltre, vi elenchiamo in seguito una selezione di paper che descrivono e ricercano le caratteristiche specifiche del MD.

  • Somer, E. (2002). Maladaptive daydreaming: A qualitative inquiry. Journal of Contemporary Psychotherapy.
  • Jayne Bigelsen, Jonathan M. Lehrfeld, Daniela S. Jopp, Eli Somer (2016) Maladaptive daydreaming: Evidence for an under-researched mental health disorder
  • Eli Somer, PhD, Liora Somer, MA & Daniela S. Jopp , PhD (2016)  Parallel lives: A phenomenological study of the lived experience of maladaptive daydreaming.
  • Herscu, O. (2015). When Life Becomes a Dream: The Relationship between Maladaptive Daydreaming, Childhood Trauma, Absorption, Social Anxiety, and Addiction to Daydreaming in a non-clinical student sample. Thesis submitted to the University of Haifa Faculty of Social Welfare and Health Studies (In Hebrew) – English abstract
  • Bigelsen J., & Schupak C. (2011). Compulsive fantasy: Proposed evidence of an under-reported syndrome through a systematic study of 90 self-identified non-normative fantasizers.

 

Dove trovo tutti gli articoli originali?

Nel caso in cui foste interessati a conoscere tutti gli articoli originali, vi rimandiamo alla pagina delle pubblicazioni del Dott. Somer e al sito International Consortium for Maladaptive Daydreaming Research. Qui troverete tutti gli articoli che sono stati pubblicati più recentemente e anche quelli che sono in via di pubblicazione. 

2. Il Maladaptive Daydreaming e i disturbi correlati: le comorbidità

Per poter definire in maniera più adeguata cos’è il MD è stato necessario fare una serie di studi sulle comorbidità* con altre patologie e capire quali sono le similitudini.

Per leggere di più sulle comorbidità individuate sul MD, in questo articolo potrete trovare un’indagine ampia, fatta nel 2017 in cui vengono analizzate quali sono le patologie che si possono trovare in concomitanza con il MD.

* Cosa significa Comorbidità?

Comorbidità significa presenza di due o più disturbi contemporaneamente; è anche possibile che ci sia una patologia “primaria” e una serie di sintomatologie “secondarie”. 

2.1 Il Maladaptive Daydreaming e i disturbi del neurosviluppo

I Disturbi del Neurosviluppo: cosa sono?

 

Si definiscono disturbi del neurosviluppo tutte le patologie ad insorgenza precoce, caratterizzate da deficit nel funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo.

 

All’interno di questa categoria sono compresi: la disabilità intellettiva, i disturbi della comunicazione, il disturbo dello spettro autistico, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività, il disturbo specifico dell’apprendimento e i disturbi del movimento.

Disturbo Da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD)

Alcuni studi hanno riscontrato che molti MDers soffrono anche di ADHD, rilevando così una comorbidità.

Bisogna però sottolineare che chi soffre di MD può facilmente ricevere un’erronea diagnosi di ADHD, dal momento che tra i maladaptive daydreamers è frequente riscontrare difficoltà di concentrazione, come conseguenza diretta del fantasticare.
Le ricerche più recenti, infatti, sembrano confermare che i due disturbi siano da considerarsi separatamente, poiché tra le persone che soffrono di ADHD, solo in una piccola percentuale sembrano soffrire anche di MD.

Per saperne di più:

Spettro dell’Autismo

Il MD condivide con l’autismo alcune caratteristiche, come l’isolamento, difficoltà nel regolare le emozioni e comportamenti ripetitivi. Inoltre, alcuni studi hanno rilevato nell’autismo un grande interesse per l’attività di fantasia.
Per questa ragione, studi recenti hanno cercato di identificare e analizzare la presenza di maladaptive e immersive daydreaming in adulti con autismo.
Anche se una porzione rilevante dei soggetti hanno fatto esperienza sia di immersive che di maladaptive daydreaming, sembra che qualità e contenuti dei loro sogni a occhi aperti differiscano da quelli manifestati nei MDers. Queste differenze sembrano dipendere in particolare dai diversi gradi di isolamento e di difficoltà nella regolazione emotiva.

Per saperne di più:

 

2.2 Il Maladaptive Daydreaming e i disturbi internalizzanti 

I Disturbi Internalizzanti

Cosa caratterizza l’ansia sociale?

L’ansia sociale è un disturbo d’ansia specifico che si caratterizza principalmente da: 

Paura di essere mal giudicati, di trovarsi in una situazione di imbarazzo o essere umiliati.
Conseguentemente vengono messe in atto delle strategie di evitamento delle situazioni che potrebbero mettere la persona in imbarazzo o sott’osservazione.
Vi è la presenza di ansia anticipatoria, che si traduce in una preoccupazione preventiva di ciò che potrebbe accadere. 

Cosa significa meccanismo di coping?

Per mecanismo di coping si intende una sorta di strategia che la persona utilizza per far fronte ad una particolare situazione.

Maladaptive Daydreaming, Disturbo d’Ansia e Disturbo d’Ansia Sociale 

Molti studi hanno riscontrato un’alta percentuale di disturbi d’ansia tra i MDers, confermando pertanto la presenza di comorbidità. E’ invece più difficoltoso comprendere in che modo le due cose siano correlate tra loro.

In particolare, è stata studiata la correlazione tra ansia sociale e MD. Si era ipotizzato che i due disturbi potessero alimentarsi a vicenda, poiché se da un lato chi soffre di ansia sociale potrebbe utilizzare le fantasie per compensare una scarna vita sociale, dall’altro un MDer che trascorre gran parte del suo tempo a fantasticare avrà meno abilità sociali ed è probabile che si sentirà più ansioso nell’interazione con altre persone.

Tuttavia, recenti studi non hanno rilevato una correlazione significativa tra ansia sociale e maladaptive daydreaming, anche se sembra che l’ansia sociale possa costituire un fattore di rischio per lo sviluppo del MD.

In conclusione, l’ansia, in particolare l’ansia sociale, non è necessaria per lo sviluppo del MD, tuttavia, qualora fosse già presente, può peggiorare i sintomi del MD stesso.

Per sapere di più:

  • Anwar, M., Aqeel, M., & Shuja, K. H. (2018) Linking Social Support, Social Anxiety and Maladaptive Daydreaming. Foundation University Journal of Psychology, 2(2), 140-180.
  • Somer, E., & Herscu, O. (2017). Childhood Trauma, Social Anxiety, Absorption and Fantasy Dependence: Two Potential Mediated Pathways to Maladaptive Daydreaming. J Addict Behav Ther Rehabil 6: 3. of, 5, 2

Disturbo depressivo 

Il disturbo depressivo può essere considerato un predittore della frequenza e dell’intensità del MD.

Non possiamo affermare che esista un collegamento diretto di causa effetto, tuttavia la depressione è sicuramente uno dei fattori che influenzano le fantasie e la funzione che esse acquisiscono per il MDer.

Secondo Somer, il MD può essere considerato come un meccanismo di coping che aiuta a gestire le emozioni, solitamente negative, ma in certi casi anche quelle positive.
Secondo questa interpretazione, si tratterebbe di una strategia di regolazione emotiva disfunzionale.

Per saperne di più:

2.3 Il Maladaptive Daydreaming e il Disturbo Post Traumatico da Stress

Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD): cos’è?

Il Disturbo Post-Traumatico da Stress è caratterizzato dalla presenza di un evento traumatico e dal fatto che l’evento in questione venga rivissuto dalla persona come “presente”, causando una serie di disagi e di difficoltà.

Spesso è accompagnato da problematiche nell’alimentazione e nel sonno. 

Maladaptive Daydreaming e PTSD: il ruolo del trauma.

In passato, il disturbo post traumatico da stress è stato fortemente associato al MD.
Infatti, una delle prime ipotesi di interpretazione del maladaptive daydreaming si basava sull’idea che l’attività di fantasia di un MDer fosse utilizzata per alleviare delle emozioni negative causate da un trauma originato in periodo infantile.

Sicuramente, l’aver esperito dei momenti traumatici, di abuso o di negligenza durante l’infanzia, può influenzare il contenuto delle fantasie, che possono intervenire per alleviare la sofferenza personale.

Tuttavia, è emerso che non è necessario aver vissuto un evento traumatico per sviluppare il MD. Si tratta di un fenomeno con diverse concause, non necessariamente collegate ad un trauma.

Per leggere di più: 

 

2.4 Il Maladaptive Daydreaming e i disturbi dissociativi

Leggi di più nel nostro articolo di approfondimento:
Il Maladaptive Daydreaming è un disturbo dissociativo?

I Disturbi Dissociativi: cosa sono?

I disturbi dissociativi implicano la presenza di un senso di identità frammentato.

I disturbi che fanno parte di questa categoria sono:

  1. Disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione
  2. Amnesia dissociativa
  3. Fuga dissociativa
  4. Disturbo dissociativo dell’identità

Maladaptive Daydreaming e Disturbo Dissociativo di Identità (DID)

Nell’articolo che segue, è possibile leggere differenze e somiglianze tra disturbo dissociativo di identità ed il MD.

In particolare, viene messo in luce un tratto che potrebbe essere in comune tra MD e DID, ovvero l’assorbimento nella fantasia, una componente che non necessariamente possiede qualcosa di patologico o negativo (specialmente se non collegata ad un trauma).

Inoltre, da questo articolo si evince che il trattamento per DID e per MD non può essere simile, proprio perché nel caso del Maldaptive non è la dissociazione il tratto patologico da trattare. 

  • Somer, E. (2019). On dissociative identity disorder and maladaptive daydreaming. Frontiers in the Psychotherapy of Trauma and Dissociation, 3(1):14–18.2523-5125

A questo link potete vedere il video nel quale il Dott. Somer illustra la differenziazione tra MD e disturbo dissociativo d’identità.

Riportiamo infine nuovamente il paper della fine del 2022 nel quale il MD viene definito una forma di disturbo dissociativo dalla dottoressa Soffer-Dudek.  

In questo articolo la dottoressa Soffer-Dudek riprende il concetto della propensione a fantasticare e colloca il MD tra i disturbi dissociativi, considerandolo una forma di dissociazione meno grave rispetto a quelli già conosciuti. 

  • Soffer-Dudek, N. & Somer, E. (2022). Maladaptive daydreaming is a dissociative disorder: Supporting evidence and theory. In J.M. Dorahy (ed.) Dissociation and the Dissociative Disorders (2nd ed.). Taylor & Francis, pp 547-559.